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Creatività o Marketing? aprile 11, 2008

Posted by Federico Mancin in News, Riflessioni.
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Mediastars sta raccogliendo numerose interviste ai protagonisti diretti del mondo della comunicazione italiana. Emerge, dalle loro argomentazioni, un dato interessante. Gli ultimi anni della comunicazione si sono distinti per la forte influenza del marketing nella creazione delle campagne pubblicitarie. Stiamo vivendo un’epoca in cui i numeri contano più che in ogni altro periodo storico, in termini di investimenti, in termini di ritorno economico…in termini di denaro, insomma. Ma da alcuni importanti esponenti delle maggiori agenzie italiane, giunge un invito prepotente verso un ritorno alle origini: potere ai creativi. Negli anni sessanta, quando cominciò il movimento pubblicitario più moderno, non erano certo i maestri della finanza ad aprire agenzie pubblicitarie in grado di far vendere un prodotto. Piuttosto, i manager d’azienda si affidavano ai creativi veri e proprio. Dunque, oggi ci si auspica un ritorno agli inizi, con agenzie in mano ai creativi, senza intermediari, in cerca di emozioni e sentimenti, più che di numeri. Sembra essere in crisi quindi l’ideale di agenzia in mano a finanzieri. Questo perchè? I motivi possono essere i più disparati. Sembra innanzitutto che il pubblico si sia oramai abituato all’idea di un mercato in grado di pensare solo ed esclusivamente ai numeri, mentre la vita reale, fortunatamente, talvolta riesce anche a farne a meno. Inoltre, il contatto da cui nascono le campagne pubblicitarie di maggior successo deve essere un’emozione trasmessa, un’esperienza, che non può essere quantificata, bensì qualificata. E nella qualità risiede l’idea creativa.  In compenso non è possibile giustificare un investimento economico senza prevederne un ritorno. Dunque il dibattito è acceso.

L’advertising dipende dalla creatività o dal marketing?